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Steranko, capitano o colonnello?
Steranko, capitano o colonnello?
Articolo a cura di GINO LITTA
Nel 1969 su Captain America 110/113 viene pubblicata la famosa saga “Stanotte muoio”.
E’ un ciclo di storie importantissimo perché il capitano si libera dell’identità segreta di Steve Rogers che aveva inopinatamente rivelato al mondo e ricomincia una nuova vita, ma anche e soprattutto perché è disegnato da Jim Steranko!
Steranko aveva iniziato a lavorare per la Marvel nel 1966 sul serial di Nick Fury che appariva su Strange Tales. La serie vivacchiava nella parte bassa delle classifiche di vendita ma Jim la trasforma totalmente con una composizione delle tavole innovativa, sperimentale e fantasiosa.
L’artista, autore anche dei testi della serie, alternava pagine fitte di piccole vignette talvolta scontornate a splash page persino quadruple! Uno spettacolo per gli occhi che aveva rilanciato le vendite della collana e fatto guadagnare una testata personale al colonnello Fury.
Ma Steranko non riusciva a reggere una produzione di 20 pagine mensili (su Strange Tales, testata condivisa col dr. Strange, le storie erano più brevi) e non sopportava l’inserimento di storie non sue necessarie alla regolare uscita in edicola quando tardava nelle consegne e quindi abbandona la serie.
Su Capitan America, suo eroe preferito sin dall’infanzia, però vuole riprovarci! Qui limita un po’ gli esperimenti grafici rispetto agli ultimi pazzi episodi di Fury, ma quanto si vede è del tutto nuovo per una serie mainstream e fa decisamente scalpore. Lo scudiero in coppia con la nuova spalla Rick Jones sconfigge Viper nuova leader dell’organizzazione neonazista Hydra in 3 albi che vedono anche la partecipazione di un rabbioso Hulk e degli Avengers.
Bisogna anche dire che la storia è troppo ingenua e lo stratagemma usato da Cap per fingere la sua morte davvero banale e poco credibile, quasi da storia del 1961 invece che del 1969.
Stan Lee autore dei testi di queste storie impone la presenza di Rick Jones negli albi, Steranko avrebbe preferito non utilizzarlo e quando Jim non consegna in tempo il terzo e conclusivo atto della saga Lee è costretto ad inserire un riempitivo disegnato da Kirby (in un solo week-end narrano le leggende!) nel n. 112. Per Steranko è la conferma che non può dedicarsi ad una serie regolare con i suoi tempi e modi ed in pratica lascia la Marvel ed il fumetto dopo il pirotecnico numero 113.
La serie di Capitan America continua con i migliori artisti della Marvel dell’epoca come Romita, Buscema e Colan, ma uno stile simile a quello di Steranko raramente verrà utilizzato ancora… forse l’unico esempio lo si trova in alcuni numeri di Shang-Chi disegnati da Gulacy.
Gino Litta