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Nova poteva essere per la Marvel il nuovo Spider-Man (e invece finì in disgrazia)
Nova poteva essere per la Marvel il nuovo Spider-Man (e invece finì in disgrazia)
Articolo a cura di STEFANO BELLESI
Nova, lanciato nel 1976 nella omonima serie, aveva tutto per diventare il “nuovo” Uomo Ragno.
Lo studente-supereroe con più di un problema, un cast di comprimari dalle interessanti potenzialità, l’identità segreta da custodire, l’ambientazione (in parte) urbana, un suggestivo gruppo di villain creati per l’occasione, un costume dai colori sgargianti: in Nova i lettori potevano ritrovare diversi elementi che avevano reso famoso Spider-Man.
La serie, illustrata da John Buscema e poi da suo fratello Sal, funzionò bene per i primi 14 numeri, nei quali sembrò porre le premesse per un futuro radioso.
L’apparizione di Spider-Man nel numero 12 (crossover con Amazing Spider-Man) e di uno dei classici nemici di Spider-Man – l’Uomo Sabbia – nei successivi numeri 13 e 14 parve in un certo senso suggellare questa similitudine con il personaggio creato anni prima da Lee e Ditko.
Poi, i fatti presero una piega diversa.
Sal Buscema cedette le redini grafiche della collana e al suo posto, dal numero 15, arrivò quale regular artist Carmine Infantino.
Infantino, il cui nome occupa un posto fondamentale nella storia del fumetto per quanto realizzato nella Silver Age sulle testate della DC Comics, qui offrì purtroppo un contributo grafico deludente. Il suo tratto non era più quello che lo aveva reso celebre nei decenni precedenti, secondo talune interpretazioni, mentre per altri non era semplicemente più in linea coi tempi.
Il Nova dallo stile spigoloso e quasi “schizzato” disegnato da Infantino minò alle fondamenta le aspettative che erano state riposte nel personaggio.
Parallelamente, le trame sviluppate da Wolfman non sembrarono più all’altezza di quelle da lui stesso concepite per i primi numeri della serie.
Da possibile nuovo Spider-Man, Nova declinò rapidamente al rango di eroe dallo scarso appeal. La chiusura della collana sopraggiunse col numero 25.
Negli anni seguenti, la Marvel ha più volte riproposto il personaggio di Nova, sempre però con scarso successo.
L’occasione, quella vera, del resto c’era stata. L’averla vista scivolar via lascia, ancora oggi, un senso di profondo rammarico.
Stefano Bellesi