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Aquaman/SubMariner primo crossover (nascosto) DC/Marvel

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aquaman submariner crossover

Il primo crossover (non ufficiale) tra Marvel e DC Comics avvenne ad inizio anni settanta sulle pagine delle serie dedicate a Aquaman e Sub Mariner.
La storia iniziata su Aquaman 56 (aprile 1971) proseguì infatti, e si concluse, su Sub Mariner 72 (settembre 1974).
Entrambi i comic book furono scritti dallo sceneggiatore Steve Skates.
Curiosamente, in entrambi i casi si trattò anche dell’ultimo numero delle rispettive collane.

Aquaman 56
(DC Comics – 1971)
Scritto da Steve Skates. Disegnato da Jim Aparo. Copertina di Nick Cardy.

Sub Mariner 72
(Marvel – 1974)
Scritto da Steve Skates. Disegnato da Dan Adkins. Copertina di John Romita.

Il crossover ‘nascosto’


Aquaman 56 / Sub Mariner 72 non è un crossover ufficiale, realizzato con la collaborazione e l’imprinting di Marvel e DC Comics. Fu invece sviluppato da Steve Skates in totale autonomia e all’insaputa di tutti, dai vertici delle case editrici agli editor che supervisionavano gli albi.
Una situazione favorita anche dal gap temporale di pubblicazione tra i due comic book, che rese più difficile cogliere i collegamenti tra le due storie.

Mancando il crisma dell’ufficialità e della annessa pubblicità, a tutt’oggi questa resta una sorta di gemma segreta, sconosciuta a molti lettori e appassionati.

Il crossover viene oggi evidenziato sui labels della CGC, la principale società americana di grading.
Ecco le etichette utilizzate dalla CGC per i due albi: nelle note scritte a destra è sottolineato il crossover.

Esempi delle etichette CGC relative ai due albi

Il crossover è inoltre referenziato nei cataloghi di grandi seller americani, tra i quali, ad esempio, MyComicShop.

La storia narrata


In Aquaman 56, il lago Erie, confinante con Detroit, sta sperimentando una crescita anormale delle alghe, che stanno diffondendosi nella città e rischiano di sommergerla. Il motivo è un satellite artificiale che di notte illumina Detroit, influendo sul regolare processo di crescita degli organismi acquatici.
Aquaman scopre che il satellite è stato posizionato nello spazio da Don Powers, ex agente della scientifica ora a capo di un proprio laboratorio ultra-avanzato dedito alla lotta contro il crimine. Powers è anche segretamente Crusader, supereroe con base a Detroit, ed è afflitto da una recente progressiva perdita della vista, con annessi problemi in particolare ad agire nell’oscurità. Ha quindi progettato e lanciato il satellite in modo da illuminare la notte cittadina e consentirgli di portare a termine la sua crociata contro il crimine.
Aquaman tenta di far ragionare Powers sui devastanti effetti collaterali del satellite, ma viene inizialmente sopraffatto.
Alla fine, dopo la morte accidentale di Powers/Crusader, Aquaman riesce a penetrare nella stanza dei comandi del satellite e a premere il pulsante che ne determina la distruzione.

Ecco la sequenza finale di Aquaman 56, con la scena della distruzione del satellite.

Da notare come la copertina di Aquaman 56, molto bella e ad effetto, è in parte fuorviante. Raffigura infatti una creatura animata che si erge dalle acque, mentre in realtà nell’albo la minaccia proviene dalle alghe cresciute a dismisura.

La storia continua in via inufficiale su Sub Mariner 72.
Un flashback collega gli eventi dell’albo a quanto accaduto anni prima su Aquaman 56.
Nel flashback vediamo che una forma aliena si era posizionata sul satellite prima della sua distruzione. L’esplosione ha proiettato l’alieno e i frammenti del satellite in mare sulla Terra. Qui, nella profondità degli abissi, l’alieno ha utilizzato la melma subacquea e i residui del satellite per dotarsi di un corpo umanoide.
La narrazione torna al tempo presente. Senza intenti bellicosi, la nuova creatura emerge dalle acque, ma viene coinvolta nella lotta tra Sub Mariner e due tipi che hanno aggredito Namor. Tutti ricadono nelle acque, dove va in scena il confronto tra Sub Mariner e la creatura aliena.
Durante la battaglia, il principe di Atlantide viene accecato dallo sguardo della creatura, ma continua imperterrito a combattere. L’alieno, consapevole che non è questa la situazione da lui desiderata, stacca la propria forma originaria dal resto del corpo e abbandona la Terra, lanciandosi nello spazio alla ricerca di ambienti meno ostili. Mentre Sub Mariner si colpevolizza per non aver provato a dialogare con l’alieno, quest’ultimo, ormai lontano nello spazio, gli ridà la vista.

Un primo fondamentale collegamento con gli eventi di Aquaman 56 è nel flashback iniziale. Sebbene colorata in modo diverso, la mano che preme il pulsante è quella di Aquaman. La scena è infatti la stessa di quella vista nell’albo di Aquaman. Identico il pannello di controllo del satellite, identica – parola per parola – la frase pronunciata dal personaggio che preme il pulsante.
Ecco la pagina di Sub Mariner 72 con la sequenza in questione.

Nel prosieguo di Sub Mariner 72, compare poi un altro chiaro riferimento agli eventi di Aquaman 56. Durante il combattimento tra Namor e la creatura aliena, una didascalia ci informa che “la creatura cresciuta nel mare” è “un mostro che è emerso perché un uomo a Detroit ha premuto un pulsante per la distruzione e ha spazzato via un satellite dal cielo”. Fondamentale la precisazione di  Detroit, location insolita per gli albi di supereroi, dove però sono ambientati i fatti di Aquaman 56.
Di seguito la vignetta ‘rivelatrice’.

Steve Skeates, l’autore del crossover


Steve Skeates è uno scrittore americano di comics noto principalmente per i suoi lavori su Aquaman, su Hawk & Dove, sulle testate horror della DC (House of Secrets e House on Mystery) e sulle collane della Warren Publishing.
Skeates è il co-creatore, con Steve Ditko, dei personaggi di Hawk & Dove, inizialmente apparsi su Showcase 75, datato 1968 (la versione forse più famosa della coppia, quella con Dove figura femminile, è però successiva e risale al dopo “Crisis on Infinite Earths”).
Skeates è anche (e forse soprattutto)  lo scrittore di una storica run di Aquaman: la sequenza di numeri compresi tra il 40 e il 56 della prima serie. Tutti albi scritti da Steve Skeates, disegnati da Jim Aparo, e impreziositi dalle copertine di Nick Cardy. In particolare, i comic book dal 40 al 48 compongono la saga “The Search for Mera”, una delle saghe più belle (se non la più bella in assoluto) di Aquaman.

Il supereroe di Detroit


Aquaman 56 è anche la prima (e unica) apparizione del personaggio chiamato Crusader.
E’ il supereroe della città di Detroit, il cui alter ego è Don Powers.
Aquaman, parlando di lui, menziona il fatto di come in passato abbia cercato di entrare nella Justice League, ma non sia stato accettato a causa dei suoi metodi, giudicati troppo violenti.
Muore in seguito ad una caduta accidentale da un palazzo.

Crusader - Aquaman 56

Crusader in azione in Aquaman 56

Tematiche ecologiste


I due comic book si caratterizzano inoltre per la presenza in entrambi di tematiche di tipo ecologista.

In Aquaman 56 l’eroe si batte contro l’utilizzo di opere dell’uomo – nello specifico un satellite – in grado di danneggiare i laghi e il loro habitat, con conseguenze poi disastrose anche per gli esseri umani.
Le prime due pagine di Sub-Mariner 72 contengono, da parte di Namor, un duro atto d’accusa verso l’inquinamento di mari e fiumi causato dagli esseri umani.

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